Gameplay e finali multipli
L'ultima fatica di Bloober Team ha un gameplay solido e divertente; gli enigmi, anche se non sono tantissimi, sono tutti diversi e ben amalgamati con l'ambientazione, rendedoli un ulteriore fattore di immersione all'interno del mondo di gioco. Fin dalla sua presentazione, uno degli elementi più distintivi di Blair Witch è stata la presenza di un cane come compagno d'avventura. Bullet (questo il suo nome) è un comprimario che funziona particolarmente bene, sia sul piano narrativo, sia per meccaniche di gameplay che porta al titolo: il giocatore è stimolato ad interagire continuamente con l'amico a quattro zampe, spingerlo a cercare indizi grazie al suo fiuto, ricompensarlo quando ci viene in aiuto, sgridarlo quando commette un errore. Autonomamente però, Bullet è spesso in grado di indicarci la via da seguire, ma soprattutto di individuare alcune delle presenze che infestano il bosco e che non saremmo riusciti ad identificare altrimenti.
Non andremo oltre nel descrivere le diverse meccaniche legate ai diversi oggetti ed enigmi che troveremo più avanti nell'avventura, ma vorremo invece arrivare a discutere di una feature già nota, e di come sia implementata all'interno del gameplay: parliamo della possibilità di ottenere diversi finali al termine della nostra partita.
Abbiamo sottolineato come all'interno del titolo sia presente qualche bel momento, con delle trovate intelligenti anche se non propriamente innovative, ma che si legano anche al finale che si otterà. Avremmo però preferito che la situazione fosse gestita in modo diverso: purtroppo, per modificare l'esito della vicenda, viene richiesto di soddisfare una lunga serie di determinate condizioni all'interno della stessa partita. Adesso, alcune di esse potrebbero naturalmente essere soddisfatte da naturali scelte di gameplay del giocatore, ma non tutte e soprattutto non tutte insieme in un unico playtrough. Più che uno dei finali multipli, assomiglia di più ad un finale "segreto", quasi non ottenibile in una prima run con le proprie scelte: per ottenerlo si deve giocare ben consapevoli di volerlo raggiungere e della maniera per farlo. Certo la scelta può essere stata fatta per stimolare una seconda partita con lo scopo di modifcare il finale ottenuto, ma se così fosse, la meccanica ci è sembrata piuttosto mal calcolata rispetto ad altri titoli (anche produzioni minori come Oxenfree) che puntano la loro rigiocabilità sulla volontà di cambiare l'esito di una storia già giunta al termine.